dal 24 marzo al 1 aprile
La Fiera di Grottaferrata 412esima edizione.
Libri, verde, enogastronomia e artigianato.

Nel 1004 il monaco basiliano san Nilo da Rossano fondò presso il XII miglio della via Anagnina l'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata. Dopo la sua morte, gli archimandriti che gli succedettero portarono a termine la costruzione della chiesa abbaziale, dedicata alla Madonna di Grottaferrata, che fu consacrata nel 1024 da papa Giovanni XIX. L'abbazia diventò ben presto un luogo molto importante, tanto che possedeva numerosi feudi nel Lazio e nel Mezzogiorno d'Italia e la comunità contava fino a 200 monaci basiliani: nel 1048 addirittura papa Benedetto IX volle ritirarsi nell'abbazia per riparare ai suoi peccati di gioventù, e qui morì nel 1065. Diversi papi, in forza dell'importanza storica di questo cenobio greco in terra latina, riconobbero all'abbazia criptense l'autonomia rispetto ai cardinali vescovi di Frascati. L'importanza del luogo di culto spinse quindi tanti pellegrini a visitare l'abbazia, specialmente in due giorni importanti: il 25 marzo, festa dell'Annunciazione del Signore, e l'8 settembre, festa della Natività della Beata Vergine Maria. La fiera probabilmente nacque in conseguenza di questa grande affluenza di pellegrini, per l'esigenza di sfamare e soddisfare questo grande numero di persone.Il paese di Grottaferrata non esisteva, e comunque l'agglomerato già esistente attorno all'abbazia non superò i 500 abitanti prima degli anni quaranta dell'Ottocento quando il comune ottenne l'autonomia amministrativa: la fiera si sviluppò così lungo le due principali strade di accesso all'abbazia, l"'Olmata" e lo "Stradone", corrispondenti alle attuali viale San Nilo e corso del Popolo.
FONTE
Redazione laperitivo.it