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Sarawan è un progetto musicale nato nel 1999 per iniziativa del musicista persiano Mohssen Kasirossafar. Il gruppo, inizialmente nato come Ensemble di percussioni, si è progressivamente cimentato in una reinterpretazione del repertorio popolare e semiclassico della musica dell'Iran, integrando al proprio sound strumenti melodici come il Santur, e Kamanche. Mohssen Kasirossafar, fondatore del gruppo, è un maestro riconosciuto nell'arte dello zarb. Ha suonato con alcuni tra i più importanti compositori e interpreti della "musica d'arte" persiana tra cui Keyhan Kalhor, il Maestro Mohammad Reza Lotfi, Hossein Alizadeh, B. Kamkar e M. Aayan e il grande musicista Nasser Farhângfar. Dal 1976 vive a Roma dove collabora tra gli altri con musicisti e compositori come Ennio Morricone, Giancarlo Schiaffini, Giorgio Battistelli, Angelo Branduardi, Mauro Pagani, Paolo Vivaldi, Andrea Morricone, Rita Marcotulli, Daniele Sepe, il duo Antonello Salis e Alessandro Satta e molti altri. Ha al suo attivo numerosissime incisioni discografiche e ha partecipato a svariati festival musicali Italiani ed europei e programmi radiotelevisivi.
Molte sono le culture che nel Mediterraneo e in Medio Oriente per millenni si sono confrontate e assimilate tra di loro ma, molto poco oggi si conosce di tutto quel substrato etnico-linguistico e culturale. E' in questo contesto che nasce il gruppo SARAWAN. E' però Sarawan qualcosa di diverso e qualcosa di più di un gruppo di musica "etnica": l'alchimia sonora di questa affiatata Ensemble sembra piuttosto stare lì a ricordarci quanto ogni tradizione musicale racchiuda nel corpus delle sue melodie il segreto che la musica è un'entità irriducibile a qualsiasi contesto nazionale o etnico. Il costante e minuzioso lavoro di ricerca, unito al diverso background (e ovviamente alla diversa provenienza culturale) dei componenti del gruppo, ha contributo alla creazione di una sonorità in cui popolare e colto convivono e il "tradizionale" si vivifica e si fonde col moderno senza per questo mai snaturarsi. La godibilità dei ritmi e delle melodie sorprenderanno l'ascoltatore anche meno smaliziato accompagnandolo nell'avvincente esplorazione di un universo musicale lontano ed "altro" ma nel quale, quando presentato con umiltà e rispetto, è possibile percepire chiaramente l'universalità del messaggio d'amore e di comunione che ogni musica pervenuta a noi attraverso i millenni porta in seno. Messaggio, per altro, perfettamente simbolizzato dalla poesia mistica persiana, alle cui liriche Sarawan affida il canto, ora mistico e solenne, ora malinconico e crepuscolare. Gli strumenti caratterizzanti di Sarawan sono le percussioni tradizionali dell'Iran come il Daff e il Dairè (tamburi a cornice) e lo Zarb/Tombak (tamburo a calice) e i cordofoni come il Santur e il Kamanche. A questi si affiancano altri cordofoni come Tar, Bamtar e Gheychak all'insegna di un fine lavoro di arrangiamento e di osmosi tra diversi strumenti musicali.
L'aperitivo con degustazione organizzato da Le Oche Giulive Bistrot accompagnerà il concerto e la mostra con vino malvasia e sauvignon dell'Azienda laziale "Borgo del Cedro".
Le Oche Giulive Bistrot si trova a Grottaferrata in via vittorio veneto, 25
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