sei in home > Eventi e aperitivi
Shakespeare colloca la vicenda in Illiria, che non è un luogo geografico, ma un luogo della fantasia. È un palcoscenico dove nulla è davvero quello che è, dove tutto è apparenza, dove non esistono passato e futuro (da dove vengono Viola e Sebastiano, qual è il motivo del loro viaggio, dove sono diretti?).
Il gioco scenico dell'equivoco, dell'inganno, del travestimento, l'ambiguità, acquistano qui un valore più alto. La commedia va oltre il puro intrattenimento, diventa strumento di esplorazione del tessuto profondo della vita, conservando però la leggerezza e la gioiosità della favola, del racconto fantastico da mille e una notte. Ma è appunto una leggerezza apparente fin dal titolo: La Dodicesima Notte con l'aggiunta di o quel che volete che sembra un invito a non considerare definitivo, reale, neppure il titolo. Shakespeare non offre certezze e chi ha la fortuna di misurarsi con un'opera così spiazzante e inafferrabile, deve navigare in mare aperto.
Un mare ingannevole, in cui nulla di ciò che è così, è così. Una sfida esaltante.
-->