
"Hai sentito che caldo? Ammazza che robba. Hai sentito che aumentano la benzina? Ammazza che robba. Ma dicono che il governo abbassa le tasse; ammazza che robba". Ecco che l'espressione "Ammazza che robba", apparentemente romanesca, poi così non è, anzi al contrario, assolutamente onomatopeica e trasversale a culture, lingue, popoli. "Ammazza che robba", ironico, disincantato, poeticamente pragmatico, non è soltanto un modo di dire ma è soprattutto un modo comico di vedere la vita e cercare di arrivare a domani attraverso un grande esorcismo apparentemente dialettale. Leggero, veloce, inerente, sempre attaccato alla realtà e a tutte le sue evoluzioni quotidiane, "Ammazza che robba" è la nuova proposta comica teatrale che quel "mascalzone politicamente scorretto" di Alessandro Di Carlo propone. Sempre voce fuori dal coro, allegramente romano e romanesco con tutta quella capacità d'improvvisazione della quale Alessandro Di Carlo è in qualche modo il comico più singolare della sua generazione: "Hai visto Di Carlo ieri sera?" "AMMAZZA CHE ROBBA!!!"
FONTE
Redazione laperitivo.it